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A piccoli passi sto raggiungendo il mio sogno … grazie allo SVE!

02/12/2016 | Erasmus+ Storie
A piccoli passi sto raggiungendo il mio sogno … grazie allo SVE!

A piccoli passi sto raggiungendo il mio sogno ... grazie allo SVE! - - Agenzia Nazionale Giovani

Oggi riportiamo la storia di Chiara che non avrebbe mai pensato di partire come volontaria in Polonia, invece quell’esperienza le ha cambiato la vita!

 

“Quando ho iniziato a cercare progetti SVE non avrei mai pensato di partire per la Polonia. I miei progetti riguardavano la Francia, per la lingua, la Spagna, per gli ottimi ricordi a seguito dell’ERASMUS, i paesi scandinavi, per i quali nutrivo una forte curiosità. Quando però ho letto del progetto Catch the Skills presso l’associazione Semper Avanti, sono rimasta molto colpita dalle tematiche su cui avrei potuto fare esperienza: consapevolezza europea e diritti umani. A quel punto ho scritto la mia lettera di motivazione e l’ho inviata senza indugio. Allo stesso modo, quando Agata, la coordinatrice SVE dell’associazione ospitante mi ha confermato di essere stata scelta per il progetto, non ho avuto dubbi: ho avvisato la famiglia, il fidanzato, il mio capo, ho rassegnato le dimissioni e mi sono decisa a partire. Le attività che ho svolto in quei dodici mesi sono state le più varie: presentazioni sull’Italia (storia, usi, costumi), workshops sulle differenze culturali e sui diritti umani, animazioni linguistiche, assistenza allo staff dell’associazione, promozione della mobilità europea, festival sul volontariato, i nostri “target group” erano altrettanto variegati: dai bambini della przedszkole, ai ragazzi degli istituti professionali dei paesini della Bassa Slesia o degli Youth Centre, gli universitari, gli anziani dei Klub Seniora, i residenti degli Homeless people shelter. A volte mi sono sentita spiazzata, confusa, spaesata, ma sicuramente questa esperienza mi ha fatto crescere. Dal punto di vista umano, ho conosciuto persone fantastiche, scoperto che le distanze fra i paesi possono essere annientate quando si comunicano idee, speranze, emozioni. Ma ho anche scoperto che i conflitti quotidiani possono essere profondi e vanno affrontati come parte di una sana convivenza. Dal punto di vista professionale, ho imparato a non bloccarmi di fronte alle difficoltà, che la perfezione non esiste e che sbagliando si impara, che a volte i limiti che ci poniamo sono solo nella nostra testa. Dopo più di un anno dall’inizio di quest’esperienza, sto a piccoli passi raggiungendo il mio sogno, lavoro in un paese straniero, in un contesto internazionale, nella ONG in cui ero volontaria; sto imparando (lentamente…) il polacco, una tra le lingue europee più ostiche e tra un progetto e l’altro, un workshop e l’altro posso dire che non mi annoio mai.” CHIARA

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