20 ANNI DI VOLONTARIATO EUROPEO: AGENZIA GIOVANI INAUGURA LE ATTIVITA’DEL 2016ROMA, 4 MARZO 2016, PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI
C’è Marco, sette mesi in Argentina, a Rosario, che ha dato una mano per riqualificare uno dei quartieri popolari della città e trasformarlo in una zona più sostenibile e gradevole, sia a livello ambientale che sociale.
Case di emergenza nei “barrios” svantaggiati, percorsi di inserimento sociale delle famiglie emarginate, attività ricreative ed educative per bambini, la messa a regime delle mense di comunità: sono solo alcune delle attività che Marco ha svolto con un’associazione di Cagliari – TDM2000 – che tra le altre cose si occupa della formazione dei volontari nella cooperazione internazionale e di promozione e sensibilizzazione nei confronti del volontariato.C’è Helena, originaria della Polonia, da quasi un anno alla Comunità l’Aquilone di Treviolo, Bergamo, dove con la Cooperativa Sociale A.E.P.E.R. si occupa di promuovere e gestire progetti educativi e socio-sanitari nell’ambito della salute mentale, della tutela dei minori e delle politiche giovanili. Helena sta imparando l’italiano, riuscendo comunque a portare molte delle sue peculiarità culturali nel rapporto quotidiano con bambini in situazione di svantaggio e disagio.E c’è Emiliano, disabile, nove mesi ad Avilnes, in Spagna, che grazie all’associazione ANFASS di Pordenone ha potuto dare il suo contributo in un centro di aggregazione residenziale e diurno per disabili in condizioni più gravi, occupandosi di attività di inclusione attraverso l’organizzazione di di laboratori ed insegnamento dell’ inglese ed italiano con il metodo non formale.Con le loro storie si è aperta l’iniziativa dell’Agenzia Nazionale per i Giovani oggi al Palazzo delle Esposizioni con Giacomo D’Arrigo (Direttore Generale Ang), il Sottosegretario Luigi Bobba, l’on. Silvia Costa (Presidente Commissione Cultura Parlamento Europeo) ed il Cons.Cinzia Zaccaria (Dipartimento Gioventù e Servizio Civile) moderati da Stefano Cappellini (La Repubblica). Testimonial dell’evento la campionessa olimpionica di ginnastica ritmica Elisa Blanchi.Filo conduttore dei contributi dei relatori il senso di appartenenza all’Europa e lo Sve come strumento di partecipazione e cittadinanza attiva ed inclusione sociale. Silvia Costa infatti, nel commentare le storie dei ragazzi, sottolinea i quattro principi fondamentali:“Empatia, solidarietà, fiducia reciproca e restituzione” che si ritrovano attraverso il percorso dello SVE. Un’esperienza che emoziona e abbatte i pregiudizi, come ricorda la Cons. Cinzia Zaccaria: “ Il Servizio Volontario Europeo aiuta la globalizzazione delle persone”. Sve quindi come veicolo per creare una “cultura comune” come ha ricordato il Sottosegretario Bobba nel suo intervento.In questo contesto storico lo Sve assume fondamentale rilevanza europea nel supportare le politiche di integrazione ed accoglienza di immigrati e rifugiati, e nel ricordarci quanto Schengen abbia contribuito a facilitare la mobilità e a dare alle nuove generazioni opportunità di incontro, crescita, confronto e sviluppo, oggi centrali per la crescita inclusiva, intelligente e sostenibile della Strategia europea 2020. A questo proposito D’Arrigo ricorda l’impegno dell’Agenzia nelle procedure di accreditamento delle associazioni del bacino del Mediterraneo.Gli interventi di D’Arrigo, Costa e Bobba si sono poi focalizzati sull’importanza della mobilità come occasione per sviluppare competenze e conoscenze spendibili sul mercato del lavoro. “Spero che l’Europa mi offra quella marcia in più” le parole di Emiliano (ex volontario SVE) ci ricordano il ruolo necessario dell’Europa nello sviluppo personale, professionale e sociale dei suoi cittadini.“Lo Sve, come le altre attività promosse dal Programma Erasmus+, ci aiutano a sfruttare la dimensione continentale come occasione per avere una chance in più. La politica deve utilizzare e valorizzare lo SVE come strumento per dare risposte concrete alle nuove generazioni” conclude Giacomo D’arrigo, Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani ricordando che l’iniziativa di oggi è solo il primo passo nel2016 per la celebrazione del ventennale europeo promosso dalla Commissione Europea.Roma 4 marzo 2016
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