Partecipazione, cultura, dialogo, confronto, volontariato, mobilità, opportunità, occasioni, competenze, inclusione. Potremmo racchiudere con queste parole chiavi la due giorni di lavori (21/22 novembre) della delegazione dell’Agenzia nazionale per i Giovani a Bruxelles, guidata dal direttore generale Domenico De Maio.
Una “missione” iniziata con un impatto forte e significativo, l’incontro con la volontaria europea Maria Claudia, che ci ha raccontato, che grazie al suo progetto di volontariato, presso la Scuola di Circo di Bruxelles, situata in una zona a forte rischio di esclusione sociale, (Molenbeek Saint Jean), ha imparato nuove forme di comunicazione, implementato le sue conoscenze nell’ambito dei social media e rafforzato le sue competenze linguistiche.Parlare direttamente con i ragazzi, che sono la vera anima del programma, è uno dei principali obiettivi per comprendere da vicino la loro esperienza e le loro aspettative per il futuro, ed è stato il miglior modo per iniziare con entusiasmo due giornate di lavoro intense ma molto produttive.
Abbiamo avuto l’onore di essere ricevuti da Sophia Eriksson Waterschoot, direttrice generale del Programma Erasmus Plus della Commissione Europea, con la quale abbiamo avuto un piacevole e costruttivo confronto sul tema delle “soft skills” e dell’educazione non formale diventato centrale in un mercato del lavoro in continua evoluzione; sul tema dell’inclusione per calare nel territorio italiano, sopratutto nelle periferie ed aree interne, il programma Erasmus Plus. Abbiamo poi evidenziato l’importanza dell’ascolto dei ragazzi, portando il loro punto di vista all’interno del nostro lavoro con l’obiettivo di mappare i territori a livello locale e creare un network tra le diverse realtà per moltiplicare i risultati. Valorizzare quindi le esperienze positive sui territori affinché siano da esempio e motivo di ispirazioni per le giovani generazioni. A seguire, nel corso del National Agencies Event con i direttori di tutte le Agenzie d’Europa che gestiscono il programma Erasmus Plus, abbiamo focalizzato l’attenzione sull’importanza di rafforzare il coordinamento tra le Agenzie ed implementare le opportunità per le nuove generazioni. Abbiamo quindi lavorato con l’obiettivo di favorire il dialogo e la costruzione di percorsi per gli under 30, pianificando una strategia per la nuova stagione dei programmi europei.
Nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale non poteva mancare l’incontro con Paolo Grossi, direttore generale dell’Istituto Italiano di Cultura, il più grande istituto di cultura a Bruxelles, che ci ha dato l’occasione di toccare con mano quanto anche all’estero sia importante il nostro patrimonio culturale.L’incontro sarà strategico per il futuro al fine di sviluppare sinergie con l’obiettivo di favorire integrazione tra le iniziative che promuoviamo e valorizzare quindi la cultura europea, perché è da questa che passa il presente e il futuro del Paese e dell’Europa tutta.
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