“Ho letto con interesse le riflessioni del ministro degli Esteri Angelino Alfano a proposito del tema dei migranti e dell’idea di un ‘Erasmus del Mediterraneo’ che possa promuovere maggiore integrazione e migliore conoscenza reciproca tra i paesi che vi si affacciano.
Una simile iniziativa esiste già ed è gestita dall’Agenzia Nazionale per i giovani grazie ad Erasmus+ un progetto ‘gemello’ ma più inclusivo dell’Erasmus universitario, fa anche un lavoro intenso e specifico, ma poco conosciuto, con gli stati che si affacciano sul Mediterraneo: Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Tunisia, anche Siria”. Lo afferma Giacomo D’Arrigo, direttore dell’Agenzia nazionale Giovani a proposito della proposta dell’Erasmus del mediterraneo lanciata oggi dal ministro Alfano.“Dal 2014 ai primi mesi del 2017 sono stati coinvolti quasi 5100 giovani in attività di mobilità con i Paesi del Mediterraneo, con 14 milioni e mezzo di euro di fondi erogati – ricorda D’Arrigo -. In dieci anni, considerando oltre all’Erasmus + anche il precedente Gioventù in azione, sono stati oltre 11 mila i giovani che hanno fatto scambi o attività di volontariato in questi paesi”.“Basterebbe quindi mettere a sistema quanto di buono esiste già – conclude – e creare una strategia di inclusione che passi della nuove generazioni, sfruttando risorse già esistenti. E’ questo uno dei terreni principali della nuova sfida per un’Europa integrata. Non muri ma viaggi, incontri, conoscenza. Quando questi ragazzi torneranno avranno negli occhi e nel cuore altre culture, altri insegnamenti, altri sapori e altri umori ma soprattutto avranno più libertà, più empatia, più lungimiranza, più ‘visione’ di un futuro dove non ci sarà spazio per intolleranza e razzismo”.
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