Fino a domani, sabato 24 gennaio, Roma è la capitale della cooperazione europea in ambito di istruzione, formazione, gioventù e sport, con l’incontro annuale dei direttori delle Agenzie europee del programma Erasmus+. L’obiettivo quello di fare un bilancio del primo anno di progettazione a livello europeo, individuando i punti di forza della nuova gestione del programma ma analizzando anche le criticità e difficoltà emerse.
Si discuterà di strategie di gestione da condividere a livello comunitario, di rapporti tra Agenzie Nazionali e Commissione Europea, di strumenti di disseminazione e valorizzazione dei risultati. L’evento è organizzato dalle tre Agenzie Nazionali che gestiscono il programma Erasmus+ in Italia: INDIRE, ISFOL, ANG. All’incontro è presente Xavier Prats Monné, Direttore Generale DG Education and Culture alla Commissione Europea, interverranno inoltre i Rappresentanti delle autorità nazionali, di MIUR, MLPS e Presidenza del Consiglio dei Ministri.
AMBITI “SCUOLA”, “UNIVERSITÀ” ED “EDUCAZIONE DEGLI ADULTI”
Negli ambiti “Scuola, Università ed Educazione degli adulti” (gestiti in Italia da INDIRE), il nostro Paese ha beneficiato nel 2014 di un budget di 78 milioni di euro. Il finanziamento è così ripartito: 56 milioni e mezzo per l’istruzione superiore, 16 milioni e 700 mila euro per la scuola e 4 milioni e 900 mila euro per l’educazione degli adulti.
Il Direttore dell’Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE, Flaminio Galli, dichiara: “Anno dopo anno, il programma Erasmus+ dimostra la sua straordinaria importanza e vitalità. La voglia di fare esperienza formativa all’estero cresce come il numero dei partecipanti e i risultati sul piano formativo e sociale. In un momento storico in cui torna la tentazione di alzare frontiere e steccati, la mobilità degli studenti e dei docenti rafforza l’identità comune europea, migliora la preparazione individuale e favorisce l’occupazione”.
AMBITI “GIOVANI” E “ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE”
Oltre agli ambiti “Scuola”, “Università” ed “Educazione degli adulti”, di competenza di INDIRE, il Programma Erasmus+ prevede quelli “Istruzione e Formazione Professionale”, di competenza di ISFOL, e “Giovani”, gestito dall’Agenzia Nazionale per i Giovani.
• ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE – Nel 2014, il finanziamento all’Italia è stato di oltre 33 milioni di euro per circa 8.000 soggetti in mobilità in Europa e quasi 200 organismi coinvolti nei Partenariati. Il Presidente di Isfol, Pietro Varesi, dichiara: “In questo momento di crisi occupazionale, le opportunità di crescita, formazione e professionalizzazione offerte da un’esperienza di stage all’estero costituiscono per i giovani del nostro Paese uno strumento prezioso ai fini del successivo inserimento lavorativo”.
• GIOVANI – Nel 2014, sono stati 12 milioni gli euro destinati a circa 500 progetti di mobilità giovanile approvati dall’ANG. “E’ stato un primo anno soddisfacente che ci fa ben sperare per il futuro – commenta Giacomo D’Arrigo, Direttore Generale ANG –. Questo risultato è il frutto sia di un lavoro di comunicazione, informazione e promozione del Programma Erasmus+ su tutto il territorio nazionale attraverso più di 40 incontri in ogni parte d’Italia e sia dell’impegno assunto per il Semestre Europeo di Presidenza Italiana che ha visto l’Agenzia impegnata in numerose iniziative, anche internazionali, con l’obiettivo offrire opportunità per acquisire conoscenze, competenze, abilità ed informazioni per rafforzare il concetto di cittadinanza attiva attraverso le occasioni che l’Europa offre ai giovani”.
OCCUPABILITÀ
Perfezionarsi all’estero contribuisce all’occupabilità. Un recente studio della Commissione ha rivelato che tra i laureati l’incidenza della disoccupazione di lunga durata è dimezzata rispetto a chi non ha studiato né si è formato all’estero e, a cinque anni dalla laurea, il loro tasso di disoccupazione è più basso del 23% rispetto ai “non mobili”. Dopo un tirocinio all’estero ad un giovane su tre è stato offerto un posto di lavoro nell’azienda ospitante e quasi 1 studente su 10 ha dato vita ad una propria attività e più di 3 su 4 prevedono di farlo, evidenziando una forte spinta all’imprenditorialità tra gli studenti con un’esperienza di formazione internazionale nel curriculum.
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