Cerca
Erasmus+
Unione Europea Logo
Erasmus+_Logo

Progetti di Dialogo giovanile – KA3

Nell’ambito dell’obiettivo comunitario di ridurre la distanza tra giovani ed istituzioni europee, di armonizzare le politiche dei Paesi membri in materia di gioventù e di coinvolgere direttamente i giovani nelle decisioni che li toccano da vicino, il programma Erasmus+ favorisce con l’Azione chiave 3 l’incontro tra i giovani e i responsabili delle politiche per la gioventù.

I progetti in questa ottica possono prevedere la realizzazione di attività quali ad esempio:

  • meeting di informazione, dibattito e consultazione tra giovani e decision makers della gioventù;
  • consultazioni di giovani;
  • meeting di preparazione alla Conferenza europea sulla gioventù.

Per partecipare non è possibile agire a titolo individuale, ma è necessario che a presentare il progetto di dialogo tra i giovani e i decisori politici all’Agenzia Nazionale per i Giovani sia un’associazione, un ente locale o un gruppo informale di giovani.

Scopri come partecipare 

Cos’è il Dialogo dell’UE con i giovani (ex Dialogo Strutturato)

Cosa si intende per Dialogo dell’UE con i giovani 

Il Dialogo dell’UE con i giovani è lo strumento di mutua comunicazione tra giovani, organizzazioni, operatori/attori del mondo giovanile e responsabili delle politiche, creato ed utilizzato per costruire politiche concertate per le giovani generazioni.Quando nasce
Si basa su:
– Libro Bianco sulla gioventù della Commissione europea (2001);
– Accordo del Consiglio europeo sugli obiettivi comuni da raggiungere nel settore delle politiche giovanili, con particolare riferimento a quelli relativi al rafforzamento della partecipazionee della cittadinanza attiva dei giovani;
– Risoluzione del Consiglio europeo dei Ministri della Gioventù del 2006, che lo adotta ufficialmente.

Come si attua il Dialogo dell’UE con i giovani

I giovani e i responsabili delle politiche discutono delle politiche giovanili a livello nazionale ed europeo attraverso un processo di consultazione nazionale in ogni singolo Stato membro e durante le Conferenze europee della Gioventù.

Le consultazioni si basano su cicli di lavoro di 18 mesi, ciascuno suddiviso in tre fasi, che corrispondono a 3 semestri di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea (i 3 Paesi interessati lavorano in Trii di Presidenza per un periodo complessivo di 18 mesi).

Ogni Trio di Presidenza (18 mesi) individua una priorità tematica e ognuno dei 3 Stati Membri approfondisce un aspetto della tematica prioritaria durante il proprio semestre.

I giovani europei hanno quindi l’opportunità di esprimere la propria opinione sull’argomento e contribuire a promuovere concrete raccomandazioni su possibili strategie e azioni politiche da presentare alle istituzioni europee.

Il Processo e gli Attori del Dialogo dell’UE con i giovani

Il processo

Il questionario, con l’insieme di domande da porre ai giovani, è utilizzato come base per le consultazioni nazionali in ogni paese dell’UE. Il Gruppo di Lavoro Nazionale organizza le consultazioni nazionali utilizzando vari strumenti e modalità.

Fase preparatoria nel periodo che precede l’inizio del ciclo: si definisce il tema generale del Dialogo con il coinvolgimento dei giovani; il tema viene approvato dal Consiglio; si arriva ad una comprensione comune del tema tra tutti gli attori del Dialogo dell’Ue con i giovani; si definiscono gli approcci verso l’argomento da trattare.

Prima fase: durante la prima Conferenza della Gioventù dell’UE si definisce il quadro di riferimento per il Dialogo dell’UE con i giovani con i partner europei, si stabiliscono le domande da inserire nel questionario, si avvia il processo di consultazione nazionale.

Seconda fase: si svolge la consultazione con i giovani sui temi dell’argomento generale, seguendo il quadro di riferimento. La seconda Conferenza della Gioventù dell’UE approfondisce i risultati del processo di consultazione nazionale e le possibili soluzioni. Le possibili soluzioni sono discusse in Consiglio e contribuiscono ad una proposta per gli obiettivi politici strategici.

Terza fase: il focus principale è sulle raccomandazioni e azioni concrete a tutti i livelli. Le raccomandazioni comuni e la presentazione della risoluzione sono il risultato della terza Conferenza della Gioventù dell’UE. Il documento politico viene poi adottato dal Consiglio. Per ciascuna fase, il Gruppo di Lavoro Nazionale invia i risultati delle consultazioni nazionali al Comitato Direttivo Europeo che li raccoglie, li esamina e li presenta nel corso delle Conferenze europee della Gioventù, che si svolgono in ogni semestre e riuniscono i giovani (al di sotto dei 35 anni) e i responsabili delle politiche giovanili di tutta l’UE al fine di alimentare il dibattito, proporre misure concrete per le politiche giovanili a livello nazionale ed europeo e raccomandazioni condivise da presentare in Europa. Le Conferenze della Gioventù dell’UE sono fondamentali in ogni fase e i loro obiettivi, il formato ed i risultati sono adattati agli obiettivi specifici di ciascuna fase.

Gli attori

I temi e gli argomenti di discussione sono decisi a livello europeo dai Ministri della gioventù dell’UE. Il Comitato Direttivo europeo per il Dialogo dell’UE con i giovani è composto dai rappresentanti della Commissione europea, il Forum europeo della gioventù ed il Trio di Presidenza: ha il compito di decidere l’insieme di domande da porre ai giovani in tutta Europa sotto forma di questionario ed è responsabile del processo di coordinamento delle consultazioni. A livello nazionale, ogni paese ha un proprio Gruppo di Lavoro Nazionale (National Working Group) che è formato da rappresentanti del Ministero competente, dei Consigli Nazionali dei Giovani e delle Agenzie Nazionali.