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Lettera della Direttrice Lucia Abbinante agli EuroPeers per il meeting internazionale ospitato a Roma

24/09/2021 | EuroPeers
Lettera della Direttrice Lucia Abbinante agli EuroPeers per il meeting internazionale ospitato a Roma

Cari Europeers,

care ragazze e cari ragazzi,

vi ringrazio di cuore per la vostra bellissima presenza qui, oggi.

E rivolgo un caloroso saluto e ringraziamento alle delegazioni delle Agenzie Nazionali per i Giovani.

Ho deciso di scrivervi una lettera e di leggervela, perché un Annual Meeting è un momento destinato a restare nel tempo e nelle memorie. E questa è la mia fotografia di inizio evento. Ve la lascio.

All’inizio della pandemia, e per molti mesi anche dopo le prime parziali riaperture, tutti i Paesi europei hanno di fatto chiuso le frontiere, introducendo limiti sia per chi voleva uscire dalla propria nazione sia per chi voleva entrare in un altro Stato. 

Improvvisamente la nostra generazione ha fatto un salto indietro, a tempi di cui non aveva memoria, a prima di Schengen. Molti di noi in quei giorni si sono resi conto di quanto non fosse facile prima viaggiare tra gli stati dell’Europa, di quanto i confini siano un limite.

Per fortuna, con qualche sacrificio, questo periodo è già finito. Siamo tornati a poter viaggiare senza particolari difficoltà, siamo tornati a “pensare europeo”, come siamo abituati a fare. Abbiamo ripreso a studiare, lavorare, viaggiare e, molti, ad innamorarsi all’estero con un gusto nuovo, avendo provato anche noi la ristrettezza del confinamento.

Per costruire una cittadinanza e una comunità storicamente, nel nostro ed in molti altri Paesi, si passava attraverso il servizio militare: quello è stato lo strumento per diffondere la lingua e costruire un’identità comune. L’Unione europea ha scelto la cultura e la mobilità, una rivoluzione gentile che ci ha portato a superare barriere e a costruire una rete di competenze, esperienze e di opportunità di cui noi siamo non solo fruitori, ma nodi, incroci. 

Noi che siamo figli di questa scelta sentiamo non il dovere ma la voglia e la necessità quasi di coinvolgere i nostri pari in questa rete, in questo scambio. 

Il nostro modo di essere e sentirci cittadini europei, inclusivi e solidali, è quello di essere da esempio, di portare la nostra esperienza a chi non conosce quante e quanto importanti siano le possibilità di crescita offerte dai programmi europei.

L’EuroPeers Annual Network Meeting che ci ha riunito oggi è un grande momento di partecipazione che va proprio in questa direzione: stare insieme, essere un network per imparare e migliorare a partecipare e coinvolgere.

Pensando al Network Europeers mi viene in mentequella stretta minoranza che ancora critica l’Unione europea mettendo in risalto come sia nata e si sia percepita all’inizio come un mercato comune piuttosto che come una comunità rispondo spessocon un racconto di Italo Calvino, contenuto nelle “Città invisibili”. Nel testo, c’è Marco Polo parla di una città in cui a ogni solstizio e equinozio si incontrano i mercanti di sette nazioni per scambiarsi le merci in un grande mercato:

“Ma non solo a vendere e comprare si viene a Eufemia, ma anche perché la notte accanto ai fuochi tutt’intorno al mercato, seduti sui sacchi o sui barili o sdraiati su mucchi di tappeti, a ogni parola che uno dice – come “lupo”, “sorella”, “tesoro nascosto”, “battaglia”, “scabbia”, “amanti” – gli altri raccontano ognuno la sua storia di lupi, di sorelle, di tesori, di scabbia, di amanti, di battaglie. E tu sai che nel lungo viaggio che ti attende, quando per restare sveglio al dondolio del cammello o della giunca ci si mette a ripensare tutti i propri ricordi a uno a uno, il tuo lupo sarà diventato un altro lupo, tua sorella una sorella diversa, la tua battaglia altre battaglie, al ritorno da Eufemia, la città in cui ci si scambia la memoria a ogni solstizio e a ogni equinozio”. 

Questa per me è l’Europa oggi, questo per me è il Network Europeers, questo per me è essere un Europeer: far parte di una comunità che nel corso degli anni si è scambiata la memoria, ha iniziato a immaginare un futuro comune grazie alle vite incrociate dei suoi cittadini.

Essere una comunità di ragazzi e ragazze con l’entusiasmo del sentirsi parte della generazione dei giovani europei solidali, essere attivi nelle proprie comunità per contribuire allo sviluppo territoriale, alla crescita dei nostri pari, al cambiamento sociale.

La grande rete degli Europeers che stiamo costruendo e arricchendo, grazie alla ricchezza e alla bellezza della vostra presenza, ha proprio l’obiettivo di connettere le vostre esperienze e competenze con le comunità, per favorire percorsi di cambiamento sociale. 

Il vostro ruolo di ambasciatrici e ambasciatori della mobilità è prezioso e importantissimo per ispirare altri giovani a vivere l’esperienza dei programmi europei. Voi tutte e tutti, con le vostre storie, i vostri sguardi, le vostre esperienze, siete testimoni di quello che oggi l’Europa rappresenta: una casa di opportunità per le nuove generazioni. Per questo vi ringrazio sinceramente per l’impegno e per l’entusiasmo con cui, ogni giorno e passo dopo passo, unite la vostra storia personale a quella di tanti giovani per costruire insieme una grande storia collettiva.

Grazie e che sia un Annual Network Meeting grandioso!

Forza Europeers!

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