Riportiamo la testimonianza di Ferdinando di Ruocco dell’Associazione Active Youth for Europe in riferimento allo scambio “YOUth 4 Tolerance”, affinchè si possa comprendere, sempre di più, l’importanza della partecipazione attiva dei giovani attraverso gli scambi con obiettivo di promuovere inclusione ed integrazione.
“Il progetto “YOUth 4 Tolerance” è stato uno Youth Exchange che ha coinvolto giovani tra i 16 ed i 26 anni provenienti da Italia, Bulgaria, Spagna, Grecia, Estonia, Ungheria e Romania. Lo scambio ha avuto luogo a Castellammare di Stabia dal 05 al 12 Marzo 2018.Il progetto è stato ideato principalmente per promuovere un atteggiamento positivo e tollerante nei confronti di rifugiati e migranti. Questo perchè l’Europa e il mondo sono in continuo movimento da decenni. Da diversi anni, il conflitto violento in Siria ha costretto molte persone a fuggire dalle loro case, cercando una vita pacifica in Europa, portando ad un maggior numero di rifugiati e richiedenti asilo. Insieme a questa ondata di rifugiati, ai frequenti attacchi terroristici in Europa e alla propaganda dei media, si è generata grande paura tra gli europei, che porta all’intolleranza, al rifiuto e persino all’odio e alla violenza nei confronti degli immigrati e dei rifugiati. Anno per anno le agenzie e le istituzioni che si occupano dei diritti umani, in particolare dei rifugiati, stanno avvisando dell’enorme incremento dell’atteggiamento negativo e del livello zero di accettazione nei confronti dei rifugiati dalla grande maggioranza degli europei. Abbiamo constatato che i movimenti e partiti di estrema destra e di nazionalismo in diversi paesi d’Europa costituiscono una grave minaccia a ciò che l’Unione europea e i suoi valori stanno sostenendo. Il No Hate Speech Movement mette in guardia dell’aumento dei discorsi d’odio online nei confronti dei rifugiati, che molto spesso escalisce nella violenza fisica.
Obiettivi principali del progetto:– comprendere i processi migratori e scoprire i vantaggi della migrazione per l’Europa;– promuovere l’atteggiamento positivo, la tolleranza, la riservatezza e la comprensione verso i rifugiati e i migranti;– scoprire il linguaggio dell’odio, le sue cause, le sue radici e le conseguenze dei giovani e realizzare il potere delle parole oltre ad avere la capacità di distinguerlo dalla libertà di espressione;– aumentare la consapevolezza tra i giovani che odiano il discorso online che ciò può portare a danni fisici, violenze e crimini di odio;– informare i giovani sui modi e i canali per segnalare casi di discorsi di odio online;– informare i giovani come combattere efficacemente il linguaggio dell’odio nei confronti dei rifugiati in modo non violento;– promuovere il No speech speech Movement tra i giovani;– promuovere la tolleranza, la comprensione reciproca e il dialogo tra i giovani di diverse nazionalità, culture e religioni.
I partecipanti hanno discusso la questione della migrazione, le cause e le conseguenze, sottolineando i benefici positivi per l’Europa. Hanno incontrato un gruppo di ragazzi rifugiati ospitati attualmente in un centro di accoglienza. Hanno discusso le ragioni dell’odio, il linguaggio dell’odio e come differirlo dalla libertà di parola, come combattere in modo pacifico il discorso dell’odio, dove e come segnalare i casi di odio online. Hanno organizzato un’azione pubblica per sensibilizzare la comunità locale sul tema del progetto.
Come risultati del progetto, i partecipanti hanno sviluppato video e giornali che verranno utilizzati per diffondere il messaggio del progetto nei loro paesi per sensibilizzare i lati positivi della migrazione e incoraggiare una maggiore comprensione e solidarietà nei confronti dei rifugiati.”
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