I ragazzi si confrontano sulle loro esperienze di volontariato
Roma, 5 dic. (askanews) – Tre giorni per incontrarsi e raccontare le proprie esperienze nell’ambito del volontariato. L’Agenzia Italiana per la Gioventù dal 4 al 6 dicembre ha organizzato a Roma l’Annual Event del Corpo Europeo di Solidarietà. Un’occasione per 150 ragazzi under 30, ex volontari provenienti da tutta Italia, di condividere esperienze e attività svolte nel corso del progetto, all’interno di workshop e laboratori tematici. E in occasione della giornata internazionale del volontariato, il 5 dicembre, c’è stato anche un momento di confronto istituzionale con Federica Celestini Campanari, Commissario Straordinario dell’Agenzia Italiana della Gioventù, l’ente governativo che in Italia gestisce i programmi europei di formazione e partecipazione giovanile.
“Il Corpo Europeo di Solidarietà è un eccezionale strumento attraverso il quale i nostri giovani possono non soltanto conoscere l’Europa ma anche sperimentare il senso di fratellanza con gli altri popoli europei e sentirsi davvero parte di una grande comunità europea, fatta da 27 stati ma che condividono obiettivi comuni e anche radici comuni” ha affermato Federica Celestini Campanari, Commissario Straordinario AIG.
Le esperienze di volontariato svolte in altri Paesi sono state per tutti i ragazzi una grande occasione di arricchimento, come ha spiegato Francesca Dean, volontaria di 23 anni: “Ho fatto l’esperienza in Lapponia, in Finlandia, in un villaggio che si chiama Inari. Il fare relazione, avere pazienza nello scoprire questa nuova cultura è stato veramente bello, importante. E una volta che capisci come riuscire a relazionarti sanno accoglierti veramente bene”.
“Ho fatto il mio progetto in Lituania, in un paesino che si chiama Antaliepte. – ha raccontato invece Alessio Mastronardi – E’ stata un’esperienza indimenticabile, che io rifarei, mi ha cambiato sotto tutti i punti di vista. Ma la cosa più importante è che ho lasciato un qualcosa di me in questo paesino e soprattutto non sono io solo che ho dato ma tutte le persone che hanno circondato questo progetto mi hanno lasciato molto”.
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